Informativa sul prodotto pubblicata sul sito web per i prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali o sociali
a) Sintesi
Il Fondo Mediolanum Flessibile Futuro Sostenibile, pur non avendo alcun obiettivo di investimento sostenibile, promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali, sociali nonché prassi di buona governance. La SGR, all’interno dei processi decisionali di investimento, valuta i rischi e le opportunità prendendo in considerazione, oltre a criteri di natura economica e finanziaria, anche elementi connessi alle tematiche ESG, ivi inclusi i fattori e i rischi di sostenibilità. In particolare, la selezione degli investimenti viene effettuata tenendo conto anche del rating ESG e viene verificato che lo score complessivo del portafoglio mantenga un punteggio soddisfacente e stabile nel tempo. La SGR verifica, inoltre, che il portafoglio abbia una esposizione complessiva residuale, ovvero non più del 10%, verso società/OICR cui è stato attribuito un basso rating ESG (laggard) o senza rating. In aggiunta, la SGR tiene in considerazione tra gli altri fattori, quelli che stimano per il portafoglio complessivo le emissioni di gas ad effetto serra.
La SGR verifica e monitora che le società in cui investe rispettino prassi di buona governance, in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali. Le fonti utilizzate per verificare il rispetto delle best practices in materia di governo societario sono variegate ed eterogenee, e comprendono, a titolo esemplificativo, report di infoprovider esterni, report dei proxy-advisor, analisi dei documenti societari e, ove possibile, interazione diretta con il management delle società investite.
Per verificare il rispetto delle caratteristiche ambientali promosse dal prodotto finanziario la SGR monitora i seguenti indicatori:
- i rating ESG assegnati alle società oggetto di investimento, forniti dall’infoprovider selezionato dalla SGR (MSCI ESG Research). MGF verifica il mantenimento di un’esposizione residuale, ovvero inferiore al 10%, verso emittenti caratterizzati da un basso rating ESG (cd. laggard) o senza rating.
- La carbon intensity media ponderata del portafoglio del Fondo che deve essere inferiore a quella dell’indice di riferimento interno selezionato dalla SGR. Nella costruzione del portafoglio sopra definito, MGF si avvale del servizio di advisory fornito da HSBC Global Asset Management, che fornisce mensilmente un portafoglio modello costruito sulla base degli obiettivi di sostenibilità sopra riportati. Il team di gestione di MGF implementa il portafoglio modello ricevuto pur mantenendo discrezionalità nelle scelte di investimento, con la possibilità di effettuare attività di overlay al fine di implementare strategie di ottimizzazione dell’esposizione geografica e settoriale, sempre rispettando le caratteristiche di sostenibilità del Fondo.
- I principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità derivanti dalle scelte di investimento, che la SGR considera al fine di monitorare, contenere e ridurre, nel lungo periodo. Nello specifico, nella gestione del Fondo vengono monitorati i seguenti specifici indicatori (PAI): emissioni di gas serra, impronta di carbonio, intensità di GHG delle società beneficiarie degli investimenti.
La SGR si avvale di molteplici fonti al fine rispettare le caratteristiche ambientali e in generale di sostenibilità del Fondo.
Nello specifico, viene svolta un’analisi delle informazioni fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR, circa il rating ESG dallo stesso attribuito alle società oggetto di analisi e di possibile investimento. Per le società di cui MGF detiene una partecipazione rilevante, l’attività di analisi viene effettuata, su base continuativa, anche utilizzando, ove disponibili, Dichiarazioni non finanziarie, Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità. Vengono inoltre utilizzati dei report forniti periodicamente dall’Advisor selezionato.
Nello specifico, viene svolta un’analisi delle informazioni fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR, circa il rating ESG dallo stesso attribuito alle società oggetto di analisi e di possibile investimento. Per le società di cui MGF detiene una partecipazione rilevante, l’attività di analisi viene effettuata, su base continuativa, anche utilizzando, ove disponibili, Dichiarazioni non finanziarie, Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità. Vengono inoltre utilizzati dei report forniti periodicamente dall’Advisor selezionato.
Viene infine svolto un monitoraggio nel continuo del newsflows legato all’ambito ESG sia a livello macro (cambi di regolamentazione, problematiche/iniziative di settore, ecc.), sia a livello di singola società emittente, al fine di individuare eventuali impatti rilevanti positivi e/o negativi che a loro volta possono determinare una variazione dello score e del rating ESG (quali ad esempio cause legali per inquinamento, coinvolgimento in episodi di corruzione nella gestione del business, violazione dei diritti umani e dei lavoratori, etc.), nonché un aumento del grado di rischio complessivo e generare potenzialmente perdita di valore.
Le principali limitazioni per ciò che riguardano le metodologie e i dati ESG, sono dovute alla mancanza di dati non finanziari standardizzati e comparabili, limitazioni che si presume verranno superate con l’evoluzione del mercato e del contesto normativo. Tale contingenza non rappresenta un rischio significativo per il Fondo dal momento che la SGR si affida alle valutazioni ESG elaborate da un info provider esterno e specializzato su tali tematiche (MSCI ESG Research) e che l’investimento in società senza rating è trascurabile.
La SGR valuta l’opportunità di organizzare incontri specifici con le società emittenti (engagement individuale o engagement collettivo con altri investitori istituzionali) con l’obiettivo di comprendere l’esposizione delle stesse ai rischi/opportunità in ambito ESG, ma anche per sensibilizzare il management delle società oggetto di investimento, o in cui vorrebbe investire, verso un impegno costante nel miglioramento delle pratiche di governo societario e di buona condotta sociale /ambientale.
La SGR ritiene infatti che il dialogo continuo con gli emittenti partecipati consenta di tutelarne il valore nel lungo termine mediante una corretta gestione dei rischi. A tal fine si ricorda che MGF ha aderito ai Principi Italiani di Stewardship emessi da Assogestioni, la cui applicazione è dettagliata nella “Policy di impegno ed esercizio dei diritti di intervento e voto” approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della società.
b) Nessun obiettivo di investimento sostenibile
Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile.
c) Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario
Il Fondo promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali, sociali nonché prassi di buona governance. La SGR, all’interno dei processi decisionali di investimento, valuta i rischi e le opportunità prendendo in considerazione, oltre a criteri di natura economica e finanziaria, anche elementi connessi alle tematiche ESG, ivi inclusi i fattori e i rischi di sostenibilità. In particolare, la selezione degli investimenti viene effettuata tenendo conto anche del rating ESG e viene verificato che lo score complessivo del portafoglio mantenga un punteggio soddisfacente e stabile nel tempo. La SGR verifica, inoltre, che il portafoglio abbia una esposizione complessiva residuale, ovvero non più del 10%, verso società/OICR cui è stato attribuito un basso rating ESG (laggard) o senza rating. In aggiunta, la SGR tiene in considerazione tra gli altri fattori, quelli che stimano per il portafoglio complessivo le emissioni di gas ad effetto serra.
d) Strategia di investimento
La strategia di investimento attuata dal prodotto è di tipo flessibile ed è indirizzata a sfruttare i trend di crescita del mercato azionario, sovrappesando gli investimenti nei settori e/o emittenti ritenuti maggiormente profittevoli. A tal proposito lo stile di gestione può tendere, nei limiti previsti dalla normativa, a concentrare le scelte su un numero relativamente ristretto di titoli determinando quindi una elevata flessibilità nella costruzione del portafoglio. Gli investimenti vengono realizzati in funzione della fase del ciclo economico in corso e delle aspettative sui possibili sviluppi futuri (analisi top-down).
La SGR considera i rischi e le opportunità di investimento analizzando, oltre i criteri di natura economica e finanziaria di cui sopra, anche elementi connessi alle tematiche ESG, ponendo particolare enfasi sugli aspetti ambientali. In tale ambito viene monitorata, in particolare, la carbon intensity di portafoglio, ovvero l’indicatore che esprime il valore di CO2 emesso per 1 milione di dollari di fatturato. Nel calcolo di tale metrica vengono prese in considerazione non solo le emissioni dirette legate all’operatività aziendale (emissioni di Scopo 1), ma anche quelle legate alla fornitura di energia (emissioni di Scopo 2) Inoltre, la selezione degli investimenti viene effettuata anche tenendo conto del rating ESG, verificando che lo score complessivo del portafoglio mantenga un punteggio soddisfacente e stabile nel tempo.
La SGR verifica e monitora che le società in cui investe rispettino prassi di buona governance, in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali. Le fonti utilizzate per verificare il rispetto delle best practices in materia di governo societario sono variegate ed eterogenee, e comprendono, a titolo esemplificativo, report di infoprovider esterni, report dei proxy-advisor, analisi dei documenti societari e, ove possibile, interazione diretta con il management delle società investite.
e) Quota degli investimenti
Il Fondo non prevede l’effettuazione di una percentuale minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale e/o sociale.
f) Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali
- La SGR monitora le caratteristiche ambientali e sociali attraverso i seguenti indicatori:
i rating ESG assegnati alle società oggetto di investimento, forniti dall’infoprovider selezionato dalla SGR (MSCI ESG Research). MGF verifica il mantenimento di un’esposizione residuale, ovvero inferiore al 10%, verso emittenti caratterizzati da un basso rating ESG (cd. laggard) o senza rating. - La carbon intensity media ponderata del portafoglio del Fondo che deve essere inferiore a quella dell’indice di riferimento interno selezionato dalla SGR. Nella costruzione del portafoglio sopra definito, MGF si avvale del servizio di advisory fornito da HSBC Global Asset Management, che fornisce mensilmente un portafoglio modello costruito sulla base degli obiettivi di sostenibilità sopra indicati. Il team di gestione di MGF implementa il portafoglio modello ricevuto pur mantenendo discrezionalità nelle scelte di investimento, con la possibilità di effettuare attività di overlay al fine di implementare strategie di ottimizzazione dell’esposizione geografica e settoriale, sempre rispettando le caratteristiche di sostenibilità del Fondo.
- I principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità derivanti dalle scelte di investimento, che la SGR considera al fine di monitorare, contenere e ridurre, nel lungo periodo. Nello specifico, nella gestione del Fondo, vengono monitorati i seguenti specifici indicatori (PAI): emissioni di gas serra, impronta di carbonio, intensità di GHG delle società beneficiarie degli investimenti.
g) Metodologie
La SGR verifica i rating ESG forniti dall’infoprovider esterno (MSCI ESG Research) e la carbon intensity media ponderata del portafoglio del Fondo. Effettua inoltre un monitoraggio periodico dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità (PAI).
h) Fonti e trattamento dei dati
La SGR si avvale di molteplici fonti al fine rispettare le caratteristiche ambientali e in generale di sostenibilità del Fondo.
Nello specifico, viene svolta un’analisi delle informazioni fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR circa il rating ESG dallo stesso attribuito alle società oggetto di analisi e di possibile investimento. Per le società di cui MGF detiene una partecipazione rilevante, l’attività di analisi viene effettuata, su base continuativa, anche utilizzando, ove disponibili, Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF), Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità. Vengono inoltre utilizzati dei report forniti periodicamente dall’Advisor selezionato.
Nello specifico, viene svolta un’analisi delle informazioni fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR circa il rating ESG dallo stesso attribuito alle società oggetto di analisi e di possibile investimento. Per le società di cui MGF detiene una partecipazione rilevante, l’attività di analisi viene effettuata, su base continuativa, anche utilizzando, ove disponibili, Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF), Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità. Vengono inoltre utilizzati dei report forniti periodicamente dall’Advisor selezionato.
Viene infine svolto un monitoraggio nel continuo del newsflows legato all’ambito ESG sia a livello macro (cambi di regolamentazione, problematiche/iniziative di settore, ecc.), sia a livello di singola società emittente, al fine di individuare eventuali impatti rilevanti positivi e/o negativi che a loro volta possono determinare una variazione dello score e del rating ESG (quali ad esempio cause legali per inquinamento, coinvolgimento in episodi di corruzione nella gestione del business, violazione dei diritti umani e dei lavoratori, etc.), nonché un aumento del grado di rischio complessivo e generare potenzialmente perdita di valore.
i) Limitazioni delle metodologie e dei dati
Molte società non sono attualmente soggette agli obblighi normativi che impongono una divulgazione dei dati non finanziari, ed essendo, ad oggi, non ancora presente uno standard di rendicontazione uniforme dei principali KPI (key performance indicators) di sostenibilità, viene lasciata ampia discrezionalità agli emittenti, sia per ciò che concerne la determinazione dei fattori ESG più materiali per il proprio modello di business, sia per la comunicazione delle informazioni rilevanti agli investitori. Ne consegue che la qualità e la disponibilità dei dati ESG può variare significativamente in base al tipo di società, settore di appartenenza e area geografica.
Tale contingenza non rappresenta un rischio significativo per il Fondo dal momento che la SGR si affida alle valutazioni ESG elaborate da un info provider esterno e specializzato su tali tematiche (MSCI ESG Research) e che l’investimento in società senza rating è trascurabile.
Tale contingenza non rappresenta un rischio significativo per il Fondo dal momento che la SGR si affida alle valutazioni ESG elaborate da un info provider esterno e specializzato su tali tematiche (MSCI ESG Research) e che l’investimento in società senza rating è trascurabile.
j) Dovuta diligenza
L’analisi delle informazioni relative alla sostenibilità, fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR, viene integrata con l’analisi, in caso di partecipazioni rilevanti, delle Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF), Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità.
k) Politiche di impegno
La SGR valuta l’opportunità di organizzare incontri specifici con le società emittenti (engagement individuale o engagement collettivo con altri investitori istituzionali) con l’obiettivo di comprendere l’esposizione delle stesse ai rischi/opportunità in ambito ESG, ma anche per sensibilizzare il management delle società oggetto di investimento, o in cui vorrebbe investire, verso un impegno costante nel miglioramento delle pratiche di governo societario e di buona condotta sociale /ambientale.
La SGR ritiene infatti che il dialogo continuo con gli emittenti partecipati consenta di tutelarne il valore nel lungo termine mediante una corretta gestione dei rischi. A tal fine si ricorda che MGF ha aderito ai Principi Italiani di Stewardship emessi da Assogestioni, la cui applicazione è dettagliata nella “Policy di impegno ed esercizio dei diritti di intervento e voto” approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della società.
La SGR ritiene infatti che il dialogo continuo con gli emittenti partecipati consenta di tutelarne il valore nel lungo termine mediante una corretta gestione dei rischi. A tal fine si ricorda che MGF ha aderito ai Principi Italiani di Stewardship emessi da Assogestioni, la cui applicazione è dettagliata nella “Policy di impegno ed esercizio dei diritti di intervento e voto” approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della società.