Informativa sul prodotto pubblicata sul sito web per i prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali o sociali

a) Sintesi Il Fondo Mediolanum Obbligazionario Italia II, pur non avendo alcun obiettivo di investimento sostenibile, promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali, sociali nonché prassi di buona governance. La SGR, all’interno dei processi decisionali di investimento, valuta i rischi e le opportunità prendendo in considerazione, oltre a criteri di natura economica e finanziaria, anche elementi connessi alle tematiche ESG, ivi inclusi i fattori e i rischi di sostenibilità. In particolare, la selezione degli investimenti viene effettuata tenendo conto anche del rating ESG e viene verificato che lo score complessivo del portafoglio mantenga un punteggio soddisfacente e stabile nel tempo. La SGR verifica, inoltre, che il portafoglio abbia una esposizione complessiva residuale, ovvero non più del 10%, verso società/OICR cui è stato attribuito un basso rating ESG (laggard) o senza rating.

La SGR verifica e monitora che le società in cui investe rispettino prassi di buona governance, in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali. Le fonti utilizzate per verificare il rispetto delle best practices in materia di governo societario sono variegate ed eterogenee, e comprendono, a titolo esemplificativo, report di infoprovider esterni, report dei proxy-advisor, analisi dei documenti societari e, ove possibile, interazione diretta con il management delle società investite.

Per verificare il rispetto delle caratteristiche di sostenibilità promosse dal prodotto finanziario, la SGR monitora i seguenti indicatori:

  • Investimento minimo (40%) in obbligazioni i cui proventi vengono impiegati esclusivamente per finanziare o rifinanziare progetti ambientali (c.d. green bond), di natura sociale, (c.d. social bond) e obbligazioni che coniugano iniziative di impatto ambientale e sociale (c.d. sustainable bond);
  • Esclusione di investimenti in emittenti coinvolti nella produzione di armi;
  • I principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità derivanti dalle scelte di investimento, che la SGR considera al fine di monitorare, contenere e ridurre, nel lungo periodo. Nello specifico, nella gestione del Fondo viene monitorato l’indicatore relativo all’Esposizione ad armi controverse (mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche);
  • i rating ESG assegnati alle società oggetto di investimento, forniti dall’infoprovider selezionato dalla SGR (MSCI ESG Research). MGF verifica il mantenimento di un’esposizione residuale, ovvero inferiore al 10%, verso emittenti caratterizzati da un basso rating ESG (cd. laggard) o senza rating.

La SGR si avvale di molteplici fonti al fine rispettare le caratteristiche di sostenibilità del Fondo. Nello specifico, viene svolta un’analisi delle informazioni fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR, circa il rating ESG dallo stesso attribuito alle società oggetto di analisi e di possibile investimento. Per le società di cui MGF detiene una partecipazione rilevante, l’attività di analisi viene effettuata, su base continuativa, anche utilizzando, ove disponibili, Dichiarazioni non finanziarie, Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità.

Viene infine svolto un monitoraggio nel continuo del newsflows legato all’ambito ESG sia a livello macro (cambi di regolamentazione, problematiche/iniziative di settore, ecc.), sia a livello di singola società emittente, al fine di individuare eventuali impatti rilevanti positivi e/o negativi che a loro volta possono determinare una variazione dello score e del rating ESG (quali ad esempio cause legali per inquinamento, coinvolgimento in episodi di corruzione nella gestione del business, violazione dei diritti umani e dei lavoratori, etc.), nonché un aumento del grado di rischio complessivo e generare potenzialmente perdita di valore.

Le principali limitazioni per ciò che riguardano le metodologie e i dati ESG, sono dovute alla mancanza di dati non finanziari standardizzati e comparabili, limitazioni che si presume verranno superate con l’evoluzione del mercato e del contesto normativo. Tale contingenza non rappresenta un rischio significativo per il Fondo dal momento che la SGR si affida alle valutazioni ESG elaborate da un info provider esterno e specializzato su tali tematiche (MSCI ESG Research) e che l’investimento in società senza rating è trascurabile.

La SGR valuta l’opportunità di organizzare incontri specifici con le società emittenti (engagement individuale o engagement collettivo con altri investitori istituzionali) con l’obiettivo di comprendere l’esposizione delle stesse ai rischi/opportunità in ambito ESG, ma anche per sensibilizzare il management delle società oggetto di investimento, o in cui vorrebbe investire, verso un impegno costante nel miglioramento delle pratiche di governo societario e di buona condotta sociale /ambientale. La SGR ritiene infatti che il dialogo continuo con gli emittenti partecipati consenta di tutelarne il valore nel lungo termine mediante una corretta gestione dei rischi. A tal fine si ricorda che MGF ha aderito ai Principi Italiani di Stewardship emessi da Assogestioni, la cui applicazione è dettagliata nella “Policy di impegno ed esercizio dei diritti di intervento e voto” approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della società.

 

b) Nessun obiettivo di investimento sostenibile

Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile.

Gli investimenti sostenibili che il Fondo intende in parte realizzare non arrecano danno significativo a nessuno obiettivo di investimento sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale mediante accurata selezione di strumenti che nel loro processo di costruzione del portafoglio includano le caratteristiche di sostenibilità in maniera conforme alla normativa europea, dunque con il vincolo di non arrecare danno significativo a nessun obiettivo di investimento sostenibile.

Inoltre, la SGR considera gli indicatori degli impatti negativi sui fattori di sostenibilità al fine di dimostrare che gli investimenti sostenibili delle società non arrecano un danno significativo ad alcuno di questi obiettivi ambientali o sociali. Nello specifico, nella gestione del Fondo viene monitorato l’indicatore relativo Esposizione ad armi controverse (mine antiuomo, munizioni a grappolo, armi chimiche e armi biologiche).

 

c) Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario

Il Fondo promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali, sociali nonché prassi di buona governance. La SGR, all’interno dei processi decisionali di investimento, valuta i rischi e le opportunità prendendo in considerazione, oltre a criteri di natura economica e finanziaria, anche elementi connessi alle tematiche ESG, ivi inclusi i fattori e i rischi di sostenibilità. In particolare, la selezione degli investimenti viene effettuata tenendo conto anche del rating ESG e viene verificato che lo score complessivo del portafoglio mantenga un punteggio soddisfacente e stabile nel tempo. La SGR verifica, inoltre, che il portafoglio abbia una esposizione complessiva residuale, ovvero non più del 10%, verso società/OICR cui è stato attribuito un basso rating ESG (laggard) o senza rating.

 

d) Strategia di investimento

La SGR attua una politica di investimento attiva orientata alla costruzione di un portafoglio iniziale mediante la selezione di strumenti finanziari di natura obbligazionaria caratterizzati da una duration coerente con la scadenza del periodo di investimento principale del Fondo. Si procederà ad un costante monitoraggio del portafoglio al fine di verificare, in particolare, il mantenimento di una durata media degli strumenti finanziari compatibile con la durata del periodo di investimento principale del Fondo e gli eventuali rischi di insolvenza degli emittenti gli strumenti finanziari presenti nel portafoglio del Fondo.

La SGR valuta i rischi e le opportunità di investimento prendendo in considerazione, oltre i criteri di natura economica e finanziaria di cui sopra, anche elementi connessi alle tematiche ESG.

La selezione degli investimenti viene effettuata anche tenendo conto del rating ESG, verificando che lo score complessivo del portafoglio mantenga un punteggio soddisfacente e stabile nel tempo.

La SGR verifica e monitora che le società in cui investe rispettino prassi di buona governance, in particolare per quanto riguarda strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali. Le fonti utilizzate per verificare il rispetto delle best practices in materia di governo societario sono variegate ed eterogenee, e comprendono, a titolo esemplificativo, report di infoprovider esterni, report dei proxy-advisor, analisi dei documenti societari e, ove possibile, interazione diretta con il management delle società investite.

 

e) Quota degli investimenti

Il Fondo prevede una percentuale minima del 15% di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale e/o sociale.

 

f) Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali

La SGR monitora le caratteristiche ambientali e sociali attraverso i seguenti indicatori:

  • i rating ESG assegnati alle società oggetto di investimento, forniti dall’infoprovider selezionato dalla SGR (MSCI ESG Research). MGF verifica il mantenimento di un’esposizione residuale, ovvero inferiore al 10%, verso emittenti caratterizzati da un basso rating ESG (cd. laggard) o senza rating.
  • l’investimento minimo (40%) in obbligazioni i cui proventi vengono impiegati esclusivamente per finanziare o rifinanziare progetti ambientali (c.d. green bond), di natura sociale, (c.d. social bond) e obbligazioni che coniugano iniziative di impatto ambientale e sociale (c.d. sustainable bond);
  • l’esclusione dagli investimenti di emittenti coinvolti nella produzione di armi.

 

g) Metodologie

La SGR verifica i rating ESG forniti dall’infoprovider esterno (MSCI ESG Research) e il rispetto dei limiti di investimento sopraindicati. Effettua inoltre un monitoraggio periodico dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità (PAI).

 

h) Fonti e trattamento dei dati

La SGR si avvale di molteplici fonti al fine rispettare le caratteristiche di sostenibilità del Fondo.

Nello specifico, viene svolta un’analisi delle informazioni fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR circa il rating ESG dallo stesso attribuito alle società oggetto di analisi e di possibile investimento. Per le società di cui MGF detiene una partecipazione rilevante, l’attività di analisi viene effettuata, su base continuativa, anche utilizzando, ove disponibili, Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF), Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità. Vengono inoltre utilizzati dei report forniti periodicamente dall’Advisor selezionato.

Viene infine svolto un monitoraggio nel continuo del newsflows legato all’ambito ESG sia a livello macro (cambi di regolamentazione, problematiche/iniziative di settore, ecc.), sia a livello di singola società emittente, al fine di individuare eventuali impatti rilevanti positivi e/o negativi che a loro volta possono determinare una variazione dello score e del rating ESG (quali ad esempio cause legali per inquinamento, coinvolgimento in episodi di corruzione nella gestione del business, violazione dei diritti umani e dei lavoratori, etc.), nonché un aumento del grado di rischio complessivo e generare potenzialmente perdita di valore.

 

i) Limitazioni delle metodologie e dei dati

Molte società non sono attualmente soggette agli obblighi normativi che impongono una divulgazione dei dati non finanziari, ed essendo, ad oggi, non ancora presente uno standard di rendicontazione uniforme dei principali KPI (key performance indicators) di sostenibilità, viene lasciata ampia discrezionalità agli emittenti, sia per ciò che concerne la determinazione dei fattori ESG più materiali per il proprio modello di business, sia per la comunicazione delle informazioni rilevanti agli investitori. Ne consegue che la qualità e la disponibilità dei dati ESG può variare significativamente in base al tipo di società, settore di appartenenza e area geografica.

Tale contingenza non rappresenta un rischio significativo per il Fondo dal momento che la SGR si affida alle valutazioni ESG elaborate da un info provider esterno e specializzato su tali tematiche (MSCI ESG Research) e che l’investimento in società senza rating è trascurabile.

 

j) Dovuta diligenza

L’analisi delle informazioni relative alla sostenibilità, fornite dall’infoprovider selezionato dalla SGR, viene integrata con l’analisi, in caso di partecipazioni rilevanti, delle Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF), Bilanci di Sostenibilità, presentazioni pubblicate sui siti internet degli emittenti, eventuali informazioni/rating ESG resi pubblici da parte di altri infoproviders specializzati su tematiche di sostenibilità.

 

k) Politiche di impegno

La SGR valuta l’opportunità di organizzare incontri specifici con le società emittenti (engagement individuale o engagement collettivo con altri investitori istituzionali) con l’obiettivo di comprendere l’esposizione delle stesse ai rischi/opportunità in ambito ESG, ma anche per sensibilizzare il management delle società oggetto di investimento, o in cui vorrebbe investire, verso un impegno costante nel miglioramento delle pratiche di governo societario e di buona condotta sociale /ambientale.

La SGR ritiene infatti che il dialogo continuo con gli emittenti partecipati consenta di tutelarne il valore nel lungo termine mediante una corretta gestione dei rischi. A tal fine si ricorda che MGF ha aderito ai Principi Italiani di Stewardship emessi da Assogestioni, la cui applicazione è dettagliata nella “Policy di impegno ed esercizio dei diritti di intervento e voto” approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della società.